Introduzione a Webmin

Webmin e' un semplice tool web-based che permette, attraverso un interfaccia molto user-friendly, di poter amministrare praticamente l'intero sistema. E' anche un ottimo strumento "didattico", in quanto permette di verificare la sintassi di file di configurazione e le funzionalitą di servizi e programmi vari, editandoli tramite una intuitiva interfaccia grafica.

E' composto da un server web (che di default lavora sulla porta 10000) e da numerosi CGI scritti in Perl che agiscono direttamente su file di sistema come /etc/inetd.conf e /etc/passwd.
Per poter utilizzare webmin, bisogna innanzi tutto scaricarlo dal sito ufficiale (disponibile sia il .tar.gz che l'RPM), dopodiche', tramite un piccolo script, eseguire l'installazione.
Durante l'installazione verranno chieste svariate cose (in linea di massima, a parte user name, le soluzioni di default vanno piu' che bene) tra cui file di configurazione, file di log, path del binario di perl, porta per il server web, utente e password.
Attenzione: se possedete una versione di webmin compresa tra la 0.91 e la 0.960, affrettatevi a scaricarne una piu' aggiornata, in quanto quelle versioni presentano un grave buco che spalanca le porte del vostro sistema ai cracker.
La falla riguarda il modo in cui comunicano il processo padre ed il processo figlio di webmin.
Sfruttando questo l'aggressore, da remoto, puo' ingannare il programma utilizzando il sessionID di un qualsiasi utente gia' loggato nel sistema, e poter cosi' eseguire  ogni tipo di azione con i privilegi di root. Per fare questo si deve essere a conoscenza di almeno un nome utente valido, cosa non molto difficile, visto e considerato che di default webmin assegna il nome admin.
Webmin puo' essere compilato tranquillamente su una grande varieta' di sistemi operativi, da Linux alle piu disparate versioni di Unix, compreso il mac OS X.
La sua natura modulare ha permesso la creazione di innumerevoli plug-in in grado di gestire e configurare diversi servizi.

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