Utente root e operazioni da superuser

Alcuni sysadm particolarmente sensibili a problematiche di sicurezza e controllo ritengono che non si dovrebbe mai amministrare la macchina come utente root, ma utilizzare esclusivamente un utente normale e, quando è necessario, "diventare" root per eseguire funzioni da superuser.

Con il comando su si può impersonificare (sapendo la password) qualsiasi utente (di default, se non viene specificato "su nomeutente", questo comando si utilizza per diventare root).
Se si è già loggati come root è possibile impersonificare qualsiasi utente senza dover digitare la password.
E' raccomandabile non permettere l'accesso remoto, via telnet, ssh o analoghi, direttamente all'utente root.

Il comando sudo permette di accordare a semplici utenti la possibilità di eseguire comandi che solo root potrebbe lanciare. Le policy su chi può fare cosa sono definite nel suo file di configurazione /etc/sudoers.
Quando si usa sudo viene richiesta la password dell'utente stesso (non quella di root), sempre se l'utente è autorizzato ad eseguire il comando richiesto.
Con sudo -s di fatto viene aperta una shell di root, dalla quale è poi possibile operare con i diritti del superuser.

Su alcuni sistemi, la password di root può essere disattivata e ogni attività da superuser viene fatta tramite sudo.

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