Scenari reali di file sharing in rete locale

Quasi ogni ufficio ormai ha una rete di computer su cui operano tecnici e impiegati vari.
Generalmente via rete vengono scambiati file e condivise stampanti, anche se ovviamente le applicazioni possono essere molteplici.

Lo scenario di una rete in cui viene fatto file sharing può presentare diverse topologie e logiche:
- Condivisioni distribuite, presente su computer client diversi
- Condivisioni distribuite su diversi file-server
- Condivisione centralizzata su un singolo server

In genere è preferibile centralizzare su uno o più file server tutti i documenti aziendali che vanno condivisi. Questo facilità le operazioni di backup, l'omogeneità e l'integrità delle informazioni, la gestione di permessi sugli accessi.
Dato per assodato che in ufficio medio, tutti i documenti dovrebbere risiedere su un server centrale, che, a partire dalla scheda di rete utilizzata, dovrebbe avere dell'hardware adeguato al suo ruolo, resta da definire il protocollo con cui condividerli.
Se si lavora in un ambiente Unix, dove Unix sono sia i server che le workstation, l'uso di NFS sembra la scelta logica.
Se, più probabilmente, si lavora su una rete per gran parte composta da client Windows, è più logico utilizzare il protocollo CIFS/SMB su cui nativamente si appoggiano le reti Windows.
In questo caso il server centrale può comunque essere una macchina Unix/Linux con Samba e dovrebbe diventare almeno un WINS server per la rete locale, aumentando decisamente la velcoità di browsing delle risorse di rete senza particolari complicazioni in termini di configurazione e setup.
Se i client sono tutti almeno Windows 2000, XP o successivi, esiste la possibilità di accedere al file server centrale via WebDAV, soluzione particolarmente interessante nei casi in cui i file condivisi debbano essere raggiungibili anche via browser (HTTP).
Se la rete è unicamente basata su Mac, AppleTalk o AFS sono la soluzione semplice ed immediata.
Se si lavora in un ambiente Novell, si può considerare Netware su un server centrale, sapendo che il supporto sui vari sistemi operativi è disponibile.
Quando invece si ha a che fare con reti miste, dove sia client che server montano sistemi operativi diversi, gli scenari si allargano e diventano meno definiti. In genere, tramite funzionalità native o programmi di terze parti, con qualsiasi sistema operativo recente si è in grado di utilizzare tutti i protocolli utilizzati, per cui ogni caso richiederebbe valutazioni specifiche.
Una raccomandazione di massima, in questi casi, è comunque la centralizzazione dei dati su un server centrale, a cui accedere via IP utilizzando uno dei protocolli citati (quello supportato nativamente dalla maggior parte dei client, in linea di massima).

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