A cosa serve PHP

L'utilizzo più immediato di PHP rimane quello per cui è nato: la gestione dell'iterazione tra l'utente e un database.

Anche se ad un primo approccio questo può sembrare riduttivo, a detta dell'autore può rientrare in questa categoria almeno l'80% delle applicazioni web. Possono infatti rientrare in questa categoria sia un semplice forum o guestbook che un'applicazione avanzata ad esempio di internet banking o un motore di ricerca.
PHP offre sia gli strumenti necessari a manipolare nei modi più disparati l'input ricevuto, nel caso più classico da una form HTML sia funzioni native per il mantenimento dei dati in un database MySQL che la possibilità di utilizzare invece altri database OpenSource come PostgreSQL o mSQL oppure proprietari come Oracle, Sybase, MS SQL o altri anche tramite ODBC.

Una modalità di utilizzo più di nicchia ma che sta comunque prendendo piede anche grazie alla versalità e alle funzioni native offerte dal linguaggio è lo scripting da console, cioè il realizzare script che verranno lanciati direttamente da riga di comando o tramite schedulatori come possono essere cron per ambienti UNIX-like oppure task scheduler o winat per ambienti Microsoft.

Infine esiste la possibilità, a dire il vero non molto sfruttata, di implementare applicazioni con interfacce grafiche (GUI) tramite il supporto fornito a GTK.

Come già accennato l'interprete PHP è disponibile sia per molti flavour UNIX che per Windows, ma anche per MacOS X. E' installabile come modulo su Apache e come CGI sui web server più diffusi da IIS a Netscape a iPlanet fino al piccolo Xitami.

Il linguaggio PHP offre funzioni per creare on-fly e modificare direttamente non solo file di tipo HTML o XHTML o XML ma anche immagini, file Acrobat (PDF) e addirittura filmati Flash. Sono inoltre presenti funzioni per interagire con i protocolli più comuni come LDAP, IMAP, NNTP, POP3, HTTP, FTP e COM Windows oppure per utilizzare classi Java esterne o ancora per utilizzare Espressioni Regolari o archivi (gzip).

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