Introduzione alla condivisione di file

Quando le prime reti di computer iniziarono ad affermarsi negli uffici e negli ambienti lavorativi, il principale utilizzo che se ne faceva era la condivisione dei file fra i diversi computer, permettendo agli utenti di lavorare sugli stessi documenti senza doverseli "scambiare" con mezzi molto meno efficaci (floppy disk e analoghi).

La condivisione dei file, pur essendo una delle prime applicazione pratiche in una rete locale, resta un punto chiave per l'ottimizzazione dei processi e dei flussi informativi dentro un'azienda.
Oltre a rendere più comodi e rapidi gli scambi di informazione dentro un'azienda, comporta una serie di problematiche che si legano direttamente alle funzionalità che fornisce.
La sicurezza in tutte le sue sfaccettature è la più importante:
se un file può essere accessibile via rete, si deve prevedere un meccanismo di controllo su chi può leggerlo, chi può modificarlo e chi non deve nemmeno sapere che esiste.
Se lo stesso file è usato contemporaneamente da più persone si devono evitare sovrascritture o di dati o incongruenze e, nello stesso momento, assicurarsi che tutti lavorino sulla stessa copia, e non ci siano altre copie in giro che possano avere livelli di aggiornamento incoerenti.
La riservatezza dei documenti viene gestita tipicamente vincolando l'accesso ai dati all'inserimento di una login e una password, che permettono di identificare l'utente e quali permessi ha sul file.
Il backup dei file condivisi è ovviamente fondamentale e risulta molto più comodo da gestire se tutti i file vengono condivisi su un server centrale. E' generalmente una pessima idea lasciare che i singoli utenti condividano file direttamente dalle loro macchine.
La disponibilità dei documenti è fondamentale nel momento in cui gli utilizzatori non possono più accedere agli stessi (per problemi hardware, di rete, di applicativo ecc.) e si vedono limitati nella loro possibilità di lavorare.
Tutte queste componenti vanno considerate nell'implementare una infrastruttura di file sharing in grado di rispondere alle esigenze richieste, e sono da dimensionare sulla base dei livelli di criticità  dei volumi di traffico previsti.

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