BIND, descrizione pacchetto e sua compilazione.

BIND, acronimo di Berkeley Internet Domain Name, è sviluppato e mantenuto dalla ISC, Internet Software Consortium (http://www.isc.org/products/BIND/).

BIND è un pacchetto software composto principalmente da:
- Un Domain Name Service server chiamato named.
- Una libreria per la risoluzione dei nomi.
- Alcune utility di configurazione e dei tool per la gestione del servizio (rndc, named-checkconf).

Attualmente la versione più recente è la 9.2.2 (marzo 2003).
Premesso che la maggioranza delle distribuzioni Linux permette l'installazione e l'aggiornamento del pacchetto attraverso sistemi binari (rpm per RedHat, Mandrake o Suse, deb per Debian) può essere utile all'amministratore di sistema, vuoi per abilitare qualche feature in fase di compilazione o perchè la versione presenta qualche baco, scaricare il pacchetto dei sorgenti.
Questo può essere fatto tramite l'immenso network di sourceforge/freshmeat.net o direttamente dal sito ufficiale.
Una volta scaricato e scompattato il pacchetto si può procedere alla compilazione con il classico:
./configure
make
Ci sono diverse variabili settabili al momento del lancio di configure, vediamo le principali:
--with-libtool: per abilitare l'uso delle shared library.
--with-openssl: per abilitare l'uso della crittografia per l'autenticazione sicura (DNSSEC), nel caso openssl fosse installata in un path diverso da quello standard, si può specificare con:
--with-openssl=/prefix
--enable-libbind: per abilitare l'uso delle librerie libbind di BIND versione 8, visto che attualmente le librerie di BIND 9 sono ancora considerate in sviluppo, può essere interessante l'uso di quelle meno recenti ma più stabili.
--enable-threads o --disable-threads a seconda se la nostra macchina è multiprocessore o no, notare che configure dovrebbe verificare da solo questa variabile, è utile avere la possibilità di specificarla.
--prefix=/...: di default named viene installato in /usr/local con questa variabile si  può specificare un'altra directory.
--sysconfdir: permette di specificare un'altra directory dove installare il file di configurazione (named.conf) diversa da quella standard /etc.
--localstatedir permette di specificare una directory diversa dallo standard /var per run/named.pid.
NOTA BENE: se si specifica la variabile --prefix questa modifica anche i valori standard delle ultime due variabili descritte che diventeranno:
$PREFIX/etc/named.conf e $PREFIX/var/run/named.pid
Di norma quindi se si specifica la variabile --prefix va ricordato di specificare anche le altre due.
Ad ogni modo se si vuole avere un prospetto completo di tutte le opzioni del configure si usa:
./configure --help
Si procede ad installare il pacchetto con:
make install

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