Installare Slackware 9.1

Un piccolo excursus sul processo di installazione di Slackware 9.1

Cos'ha di difficile la Slackware? Il processo di installazione testuale ci spaventa? Non più di tanto. Vediamo perchè.

1. Accendiamo il computer
Per questa fase occorrono due ingredienti: il boot da CD deve essere abilitato ed il CD di Slackware deve trovarsi nel CD-ROM o nel DVD che verrà letto per primo.
Per impostare il dispositivo di boot bisogna cambiare le impostazioni del BIOS del computer, anche se su tutte le macchine recenti questa impostazione è già presente.
Per mettere il CD nel lettore prima che questo venga letto abbiamo due soluzioni: giocare di agilità ed aprire il cassettino, inserire il CD e chiudere il cassettino il più presto possibile oppure avviare il computer normalmente, inserire il CD e riavviarlo. La prima soluzione è per i più agili e temerari.

2. Scegliamo il Kernel
Dopo pochi secondi, una schermata ci intima di scegliere un kernel con cui avviare il nostro PC. Questo perchè chi mantiene Slackware si è premurato di compilare diversi kernel che supportano tipi di periferiche differenti. Per esempio le periferiche SCSI.
Semplicemente premendo invio il computer verrà avviato con il kernel bare.i che contiene i driver delle periferiche comunemente presenti sui PC. Se siete in dubbio, forse questa è la scelta migliore. premendo F2 ed in seguito F3 vengono mostrati dettagli più precisi ed un elenco degli altri kernel disponibili.

3. Scegliamo la lingua della tastiera
A questo punto ci viene intimato di scegliere la lingua della tastiera premendo il tasto 1. Viene mostrato quindi un elenco di mappature, nella maggior parte dei casi la qwerty/it.map è quella che fa per noi.
In ogni caso abbiamo la possibilità di provare la tastiera prima di confermare la nostra scelta.
Se la tastiera è corretta, un 1 confermerà la nostra scelta.

4. Il login
Dopo la scritta slackware login: dobbiamo solamente scrivere root. Adesso abbiamo i permessi necessari per compiere l'installazione.

5. Partizioniamo il disco
Siamo di fronte alla shell che attende paziente un nostro comando. Il nostro scopo è di preparare il disco fisso del computer in modo da ospitare agevolmente Slackware. Digitiamo cfdisk /dev/hda. Stiamo chiedendo alla shell di avviare il programma di partizionamento sul disco Master del canale primario. Se volete il vostro pinguino su un altro disco, basta cambiare il nome del dispositivo. /dev/hdb è lo Slave sul canale primario, /dev/hdc è il Master sul canale secondario e /dev/hdd è lo Slave sul canale secondario.
Dobbiamo creare almeno 2 partizioni: una partizione di Swap ed una partizione Linux avviabile. In cfdisk le frecce direzionali ci fanno muovere fra le varie partizioni sul disco e il tasto Tab cicla sui comandi.

6. Lanciamo il setup
Una volta partizionato il disco usciamo da cfdisk con il comando quit. Il prossimo passo sarà digitare il comando setup. Ci appare una maschera che riassume i passi che ancora ci mancano per completare l'installazione. Con le frecce direzionali scegliamo ADDSWAP. L'installer cerca la partizione di swap sul disco e ce la suggerisce. In genere è la scelta azzecata. Rispondiamo yes e attendiamo la formattazione della partizione.
La prossima scelta riguarda la partizione su cui verrà installato GNU/Linux. L'installer ci chiederà anche il tipo di filesystem. Non facciamoci intimorire e scegliamo reiserfs.
Fatto anche questo, indichiamo al sistema di installare Slackware da un CD e di riconoscerlo automaticamente. Per fare questo basta pigiare invio due volte nelle maschere successive.

7. Scegliamo i pacchetti
La maschera successiva ci elenca l'insieme dei pacchetti presenti sul CD. A seconda delle nostre esigenze, e dello spazio su disco che abbiamo a disposizione, possiamo installare più o meno applicazioni. Diciamo che la selezione di default è per un sistema Desktop grafico che i PC attuali possono tranquillamente sopportare. Se siamo insicuri, diamo l'ok. Chi ha un minimo di esperienza può selezionare i pacchetti che più si addicono all'utilizzo che farà del computer.
Le frecce direzionali ci spostano fra i vari pacchetti e la barra spaziatrice selezione e deseleziona i pacchetti.
Ci viene chiesto inoltre livello di prompting vogliamo. La scelta full fa fare tutto in automatico all'installer che installerà tutti i pacchetti delle categorie che abbiamo scelto.
Attendiamo pazientemente che tutto il software sia al suo posto.

8. Scegliamo il Kernel
Ma come, non lo abbiamo già fatto? Si, ma questa volta la selezione dei kernel è più ampia e comprende anche il supporto per l'ACPI che durante l'installazione non serve.

9. Ultimi ritocchi
Questa serie di ritocchi è una configurazione preliminare della nostra Slackware. Come prima cosa ci viene chiesto di creare un dichetto di avvio. Facciamolo, potrebbe servire.
La selezione del modem facilita la configurazione dell'accesso a Internet. Ci viene chiesta la porta che comunica con il modem, se il modem è esterno le scelte COM1 e COM2 potrebbero essere le più azzeccate.
Attiviamo il sistema di Hotplug rispondendo affermativamente alla domanda seguente.

10. Installiamo Lilo
Ci viene richiesta la modalità di installazione. Simple tenta di identificare le partizioni Linux avviabili. Purtroppo è stato tolto il supporto per le partizioni Windows. In ogni caso, possiamo installare Lilo su un floppy, in modo tale da non danneggiare o sovrascrivere il Master Boot Record dell'hard disk. Questo comporterà un paio di secondi in più spesi durante l'accensione del computer.

11. Ultime scelte
Ci viene chiesto che tipo di mouse abbiamo in dotazione. Per un computer recente le risposte migliori sono PS2 o, al limite, USB.
Lasciamo stare la configurazione di rete e passiamo alla selezione dei servizi da avviare al boot. Consiglio CUPS per gestire la stampante e, se siete dei webdesigner, non potete mancare httpd e mysqld, rispettivamente web server e database server.
Possiamo scegliere inoltre i font per la console. Sinceramente, alcuni sono molto carini, ma quello di default è sicuramente il più funzionale.
Configuriamo l'orologio scegliendo la zona geografica in cui abitiamo da un lungo elenco di stati e paesi.
Come ultimo passo ci viene chiesto di inserire una password per l'utente root. Facciamolo e cerchiamo di ricordarci la password, è molto importante.
Fatto questo, usciamo e riavviamo il computer.

Happy Slackware a tutti!

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